OPERAI
Oltre il silenzio:
“andate, date e non dite il nome”.
Operai
di Fabbrica Wojtyla.
Andate e date senza dire il nome.
Oltre il silenzio.
Oltre il silenzio delle anime,
oltre gli sguardi degli ultimi.
Oltre il respiro di chi annega
nel mare delle parole,
nella massa delle produzioni,
nel buio della distruzione,
nella cancellazione della natura.
Andate oltre i cancelli,
i reticolati,
le gabbie,
le barriere,
Oltre i recinti,
Oltre i confini.
Oltre la paura di noi stessi.
Oltre i sassi
lanciati come macigni,
oltre gli oltraggi,
gli ostaggi
e i mille saggi
che governano il mondo.
Oltre la bassezza dell’umano
e la sua tristezza,
oltre la violenza di una mano
e di ogni sua schifezza.
Andate oltre e date.
Date oltre la malinconia,
l’assurdo della malattia,
oltre l’istante
che resterà distante,
acqua che nella mente
scorre
senza nesso.
Vuoto
nell’essere sé stesso
senza ragione alcuna
se non l’angoscia
della noia di una vita
di chi, infelice, dice:
“non è mai stata vera”
e grida:
“non è mai stata mia!”.
Oltre.
Si va oltre.
Amare non è salvare.
Non è istinto materno.
La madre
il figlio non lo ama.
Lo difende.
E gli fa male.
Amare
è coscienza
di poter essere amati.
Esser d’aiuto
per qualcuno,
perduto chissà dove,
o avere aiuto
per non perdersi altrove…
C’è differenza!?
Se Dio
si è fatto uomo,
l’animo umano
è Dio
che si fa amore.
È l’uomo
che si ostina
a farne senza.
PATRIZIO RANIERI CIU © FABBRICAWOJTYLA 2022
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