N.20 Un gesto della mano
UN GESTO DELLA MANO
Mai come adesso bisogna essere coscienti della responsabilità che ogni essere umano ha nei confronti di ogni altro essere umano.
La diffusione del contagio dipende solo da noi. Dal nostro singolo impegno nel distanziamento e dalla nostra volontà di trovare nuove motivazioni alla vita con scelte di cambiamento delle relazioni umane tese al rigore del proteggere gli altri proteggendo noi stessi.
L’umanità, sempre divisa per religione, politica, interesse, egoismo e moralità, si trova oggi a capire di dover essere assolutamente unita nel confronto con la Natura, ben più potente di tutte le supertecnologie inventate dall’uomo.
A lei basta un bacillo.
La Natura ha cancellato nel tempo intere specie viventi, continuando imperterrita nel cammino del suo scopo: la mutazione.
Noi abbiamo intuito, intelligenza, sentimento e ragione ma sono nulla di fronte alla forza della natura che può solo essere gestita dalla unione radicale dei comportamenti. Prima lo capiremo e meglio sarà.
Solo uniti tutti gli esseri umani potranno trovare la soluzione ad un fenomeno che sembra essere selettivo colpendo la fascia più debole degli anziani ma che rischia di determinare una reazione a catena tale da contaminare l’origine stessa del genere umano: la sua riproduzione.
Recuperiamo dunque il rispetto tra gli uomini, la tolleranza delle diversità e gli essenziali valori assoluti dell’altruismo, l’onestà intellettuale e l’amore.
Recuperiamo il valore delle parole. Distanziamento significa volersi bene.
Allora allunga la tua mano verso il mondo.
Al mondo basta un semplice gesto della mano: pare dica “stammi distante” ma significa “ti voglio bene”.
Diamo il senso del saluto al gesto di distanza della mano
e, come dice la canzone,
nessuno mai più sarà lontano.
PATRIZIO RANIERI CIU © FABBRICAWOJTYLA 2020
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